Il 6 gennaio scorso, mentre durante la liturgia dell’Epifania ascoltavamo l’annuncio delle ricorrenze del calendario Cristiano, forse le nostre menti sono corse alla gioiosa memoria dei tanti giorni solenni che, anno dopo anno, hanno accompagnato i nostri cammini di fede e di vita ecclesiale.
In quel giorno, mentre il diacono proclamava: “Centro di tutto l’anno liturgico è il Triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto, che culminerà nella domenica di Pasqua il 12 aprile 2020”, mai ci saremmo immaginati di toccare con tanta concretezza il mistero della fragilità e dell’amore che contempliamo nel crocifisso; mai avremmo immaginato di sentire con tanta forza la fedeltà del Dio della vita per tutti i suoi figli, anche nelle condizioni più problematiche; mai avremmo pensato di dover vivere in forme così diverse, e necessariamente più creative, le liturgie che da sempre esprimono e danno forma alla nostra fede.
“La realtà è superiore all’idea”, come ripete papa Francesco; un’affermazione che trova un’espressione particolarmente concreta nelle nostre famiglie, nelle nostre case, nelle nostre comunità cristiane, che devono fare i conti con una condizione che tutti impegna alla responsabilità per il bene comune e che, pertanto, richiede, da parte di ciascuno una vera apertura del cuore e della mente, cosicché si possa riconoscere e sperimentare, per testimoniarlo, l’amore fedele e feriale di Dio.
Propongo perciò a voi, care amiche e amici delle Chiese di Modena-Nonantola e di Carpi alcune possibilità, non alternative tra di loro, per vivere la Settimana Santa, secondo la tradizione, ma al livello domestico delle nostre famiglie
Il primo strumento consiste nella possibilità, offerta da due emittenti televisive locali, di seguire tutte le celebrazioni liturgiche in TV o via web, secondo il calendario che troverete nelle pagine a seguire. Così, a partire dalla celebrazione della domenica delle Palme – durante la quale, dalle Cattedrali di Carpi e Modena, benediremo anche i rametti di ulivo o di altra pianta verde, che ciascuno avrà predisposto nella propria casa – e fino alla domenica di Pasqua, potremo collegarci virtualmente e unirci in un’unica grande preghiera.
Naturalmente chi lo desidera può liberamente avvalersi delle trasmissioni delle celebrazioni presiedute da papa Francesco e di quelle che le parrocchie eventualmente realizzano.
Il secondo strumento consiste nell’offerta di una raccolta di schemi di celebrazioni e momenti di preghiera “domestici”, pensati con un’attenzione particolare alle diverse composizioni familiari (presenza di bambini, in modo che si sentano partecipi; soli adulti e giovani…), che ci permettano di scoprire il volto affabile e semplice della gioia pasquale. La casa infatti, fin dai primi secoli della storia cristiana, è stata anche luogo di celebrazione viva della fede cristiana e di esercizio del sacerdozio battesimale. Possiamo quindi riscoprire, specialmente nella Settimana Santa, la bellezza e la gioia di essere attivi nel celebrare la Pasqua del Signore, pur nell’attesa di poterci riconvocare e riabbracciare tutti nelle nostre comunità parrocchiali e diocesane.
“Il Signore è con noi e noi confidiamo in lui”, scriveva il Beato Odoardo Focherini all’amata moglie Maria dalla reclusione nel Campo di Fossoli,, ormai in partenza per il Lager del suo martirio; tale sia il nostro sentimento in questi giorni di Pasqua, nell’augurio più fraterno possibile che la luce del Risorto raggiunga tutti noi, specialmente i malati, le persone sole e i più sfiduciati.
Auguro a tutti una buona preparazione alla Pasqua, con speciale affetto!
+Erio