Domenica 12 gennaio 2020 – Festa del Battesimo di Gesù
Consegna del Simbolo
Il percorso del catecumenato – sappiamo ormai che così si chiama il tempo durante il quale gli adulti si preparano a ricevere i sacramenti dell’iniziazione cristiana – prevede anche due ‘consegne’ (traditiones, in lingua latina).
Con esse la Chiesa amorevolmente affida ai catecumeni i documenti che fin dall’antichità sono ritenuti il compendio della sua fede – il ‘Simbolo’ o Credo – e della sua preghiera: la preghiera del Signore, il Padre nostro.
La prima consegna o traditio è la ‘consegna del Simbolo’, cioè il Credo, che conosciamo in due formule: una più antica e breve – il Credo degli Apostoli – e il Credo niceno-costantinopolitano, così detto perché scaturito da due dei primi concili ecumenici, quello di Nicea e quello di Costantinopoli.
I catecumeni sono invitati a imparare a memoria il Credo e a ‘riconsegnarlo’ pubblicamente – recitandolo – prima di fare, nel giorno del Battesimo, la loro professione di fede secondo il Simbolo stesso. È la professione di fede che ogni cristiano è chiamato a mantenere durante tutta la vita.
Il rito prevede che, dopo l’omelia, i catecumeni siano invitati ad avvicinarsi per ‘ricevere dalla Chiesa il Simbolo della fede’.
Sono le ‘parole della fede per mezzo della quale riceverete la nuova vita in Dio’, proseguirà il sacerdote.
Poi il celebrante dà inizio alla recita del Credo a cui si unisce tutta la comunità dei fedeli, mentre i catecumeni ascoltano in silenzio.
Segue un invito rivolto a tutti i presenti a pregare per i catecumeni e ci sarà un momento di silenzio perché ognuno rivolga la sua preghiera al Signore.
Quindi il celebrante, stendendo le mani sopra i catecumeni, invoca da Dio per loro i doni ‘di una scienza vera, di una ferma speranza e di una dottrina santa, perché siano degni di ricevere la grazia del Battesimo’.
Dopo la preghiera dei fedeli i catecumeni vengono congedati.
Sarebbe bello se alcuni fedeli, avvertiti in precedenza, accompagnassero i catecumeni e si intrattenessero brevemente con loro per una maggiore conoscenza reciproca e per far sentire loro la vicinanza di tutta la comunità.